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La presidentessa cilena riceve i portavoce della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza


Chile Santiago | 29. Aprile 2009 11:04
Dopo una lunga riunione, Rafael de LaRubia e Tomás Hirsch, sono soddisfatti dell'appoggio ricevuto dal governo cileno

“Abbiamo avuto la possibilità di ringraziarla per il suo prezioso appoggio, è stata il primo capo di stato a dare l’adesione alla Marcia Mondiale, seguita ora da altri quattro presidenti. Abbiamo discusso di attività relative alla Marcia, come la realizzazione di un seminario sul ruolo delle Forze Armate a livello continentale, o il contributo del governo cileno al tratto antartico della Marcia. Inoltre è in fase di progettazione un evento che Argentina e Cile realizzarebbero insieme nell’ambito del bicentenario", ha dichiarato il Presidente di Mondo senza Guerre.

Ha quindi proseguito:“l'idea è aggiungere l'Antartide come continente: è significativo perché si tratta di un luogo denuclearizzato e senza armi, oltre a non essere commercializzato. Rappresenta pertanto un simbolo, e poi siamo nel 50º anniversario del Trattato Antartico”.

Per Tomás Hirsch, leader umanista e portavoce regionale dell'iniziativa, è stata “una riunione lunga, perché la Presidentessa è molto impegnata nella Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza e nella promozione dei temi della Marcia agli altri governi della regione. Si è offerta di utilizzare alcuni contatti affinché l'OEA (Organizzazione degli Stati Americani) possa appoggiare la Marcia e Rafael de la Rubia possa incontrare José Miguel Insulza”, ha dichiarato Hirsch, con l'intenzione che l'organismo aderisca al megaprogetto per la nonviolenza.

Michelle Bachelet è stata il primo capo di stato ad aderire e il suo atto è di enorme importanza, anche perchè la Marcia termina nel complesso umanista di Punta De Vacas proprio sul confine tra Cile e Argentina. Così come è importante l'impegno di Cristina Kirchner, che ha aderito con una lettera ufficiale a metà aprile, dichiarando che la mobilitazione è di “interesse nazionale” per l'Argentina. Titolo che in Cile non esiste giuridicamente, ma che secondo Hirsch “è evidente che sia così” .

Un argomento concomitante con la visita a La Moneda è l'imminente acquisizione da parte del governo cileno di 18 aerei da combattimento F-16 dall'Olanda, per la cifra di 270 milioni di dollari, un acquisto già effettuato nel 2005 per altri 185 milioni. Un argomento che per Tomás Hirsch non si contrappone all'adesione a progetti come quello della Marcia, che tra le altre cose chiedono il disarmo progressivo. “Ho manifestato il mio rifiuto più assoluto al fatto che il Cile continui ad armarsi, acquistando aerei da guerra, ma non è una contraddizione, perché quando chiediamo l'adesione alla Marcia Mondiale non ci aspettiamo che i governi inizino immediatamente a disarmrsi o a smettere di comprare armi, ciò che ci aspettiamo è la denuclearizzazione, il ritiro delle truppe dai territori occupati, la restituzione di tali territori e la promozione della pace e della nonviolenza. Sicuramente l'acquisto di aerei non è una buona notizia, e lo abbiamo manifestato. Lo abbiamo rifiutato e continueremo a rifiutarlo, crediamo che sia necessario progredire nei trattati tra i paesi per smilitarizzare la regione e ridurre le spese belliche”, ha dichiarato il leader umanista.


Nación Humana / Prensa Humanista

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