De la Rubia: Possiamo anche disattivare il nostro comportamento violento e anche con questo lavoro “faremo la MM per la Pace e la Nonviolenza”

All'evento erano presenti centinaia di umanisti e amici da tutta la Spagna, dall'Europa e da altri continenti, che hanno ascoltato le parole di de la Rubia 149 giorni prima che la Marcia passi dal Parco, il prossimo 15 novembre. Rafa ha toccato un punto importante della Marcia Mondiale: oltre alle questioni più pericolose delle armi nucleari, ha parlato anche della necessità di superare la violenza, in particolare la violnza che gli esseri umani portano dentro di sé.

"Ma, poiché ci troviamo in un centro di studio e riflessione, possiamo anche parlare di dare una dimensione interna a questa Marcia Mondiale. Non è solo una marcia "fuori". Possiamo fare la nostra Marcia interna; per viaggiare anche nei nostri luoghi interni di conflitto, i nostri luoghi di contraddizione, le nostre ostilità, le nostre battaglie interne. Possiamo anche disattivare il nostro comportamento violento, e anche con questo lavoro "faremo la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza".

Amici, questo Parco di Studio e Riflessione è stato costruito su un terreno storico. Da qui sono passate molte civiltà. Ci sono state guerre, invasioni, conquiste e riconquiste, tante storie di sangue, dove la pazzia ha raggiunto l'estremo della sventura. L'ultimo episodio violento, che ha assunto la forma peggiore, quella della "guerra civile", ha portato al confronto gli abitanti della stessa città e perfino della stessa famiglia.

Ma ci sono anche stati momenti di splendore in un'epoca in cui l'Europa era sommersa dalle ombre: nel Medio Evo, quando Toledo era nota come Tulaytulah, la "due volte tollerante", le tre culture araba, cristiana ed ebrea vivevano fianco a fianco. Toledo è diventata un centro di emissioni di conoscenza. La gente veniva qui da tutta l'Europa in cerca di conoscenza. Anche questa Marcia Mondiale viene da queste terr come nuovo tentativo, un altro contributo per lasciare alle nostre spalle la preistoria umana".

De la Rubia ha chiuso il suo discorso rinnovando l'invito a tutti i presenti ad essere protagonisti di questo straordinario sforzo. Ha concluso con queste parole: "Abbiamo 104 giorni prima dell'inizio della prima Marcia Mondiale. Amici, molti di noi sono già protagonisti di questa marcia, ma invitiamo coloro che non lo sono a partecipare, ad essere architetti della più grande avventura umana in favore della pace e della nonviolenza".